“Gli uomini hanno paura che le donne ridano di loro. Le donne hanno paura che gli uomini le uccidano.”
Margaret Atwood
Questa frase potente e spiazzante ci obbliga a riflettere su una realtà che non possiamo ignorare: la violenza contro le donne è una delle più gravi e persistenti violazioni dei diritti umani.
Era il 1993 quando a Vienna, nella conferenza mondiale delle Nazioni unite sui diritti umani, gli atti di violenza contro le donne sono stati definiti una violazione dei diritti umani anche quando avvengono all'interno della sfera privata.
La violenza di genere non è solo fisica: è fatta di parole, di silenzi, di sguardi e di potere. È alimentata da una cultura che troppo spesso colpevolizza le vittime e normalizza i comportamenti aggressivi. La promozione di una società più equa. In cui tutti abbiano gli stessi diritti, può passare soltanto attraverso l’azione comune volta alla costruzione di una realtà in cui nessuno si senta autorizzato a sminuire, controllare o fare del male a un’altra persona.
Lo scudo più potente che le donne possano ergere a difesa di se stesse è la consapevolezza intesa come conoscenza del proprio valore, dei propri diritti, della forza che ognuna di noi possiede. Conoscere se stesse e riconoscere i segnali di una relazione malsana è il primo passo per difendersi dalla violenza.
La consapevolezza passa attraverso la conoscenza. A questo proposito la Biblioteca Civica di Costigliole Saluzzo quale promotore della cultura e della conoscenza approfondirà l’argomento nei post di questa settimana.
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